ARA GÜLER: QUELLO CHE MI HA INSEGNATO SULLA FOTOGRAFIA

Pochi giorni fa, ho deciso di concedermi una breve vacanza di tre giorni ad Amsterdam, la vivace e affascinante capitale dei Paesi Bassi. La mia principale motivazione per questo viaggio era la possibilità di visitare una straordinaria mostra dedicata ad uno dei miei fotografi preferiti, Ara Güler.
Partendo da una Roma molto calda, mi sono immerso in un clima completamente diverso ad Amsterdam, dove ha piovuto incessantemente per l’intera durata della mia visita.
Tuttavia, il tempo uggioso non ha minimamente intaccato la mia eccitazione nel visitare questa affascinante città e ammirare l’opera di un vero maestro della fotografia.
Amsterdam è una città che incanta con la sua architettura pittoresca, i suoi canali che si snodano tra le strade, e la sua atmosfera cosmopolita. Girovagando per le strade, ho ammirato i caratteristici edifici a graticcio, le case galleggianti lungo i canali, e i ponti maestosi che collegano i quartieri.
La città è ricca di musei, gallerie d’arte e spazi culturali, ed è un paradiso per gli amanti della fotografia.
La mostra di Ara Güler, che ho avuto l’opportunità di visitare, si è tenuta presso il FOAM, il Fotografiemuseum Amsterdam. Il FOAM è un istituto d’arte contemporanea che si dedica alla promozione della fotografia in tutte le sue forme.
Situato nel cuore di Amsterdam, questo museo è rinomato per le sue mostre di fotografia di alta qualità e la sua dedizione ad esplorare le tendenze e gli sviluppi più recenti nel campo della fotografia.
La mia visita al FOAM è stata un’esperienza straordinaria, in cui ho avuto l’opportunità di immergermi nell’opera di Ara Güler, il fotografo dell’umanità, e scoprire il suo straordinario talento nel catturare la bellezza del mondo attraverso il suo obiettivo.
In questo articolo, condividerò con te alcune delle impressioni più memorabili di questa esperienza, esplorando le opere e il lascito di Ara Güler, e ti spiegherò quali sono le 5 lezioni che ho appreso dalla sua fotografia.
Partiamo!
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ARA GÜLER: QUELLO CHE MI HA
INSEGNATO SULLA FOTOGRAFIA
1) LA VITA E LE OPERE
Ara Güler nasce il 16 agosto 1928 ad Istanbul.
Cresciuto nella capitale turca, il fotografo studia presso la Getronagan Armenian High School, dove inizia a coltivare la sua passione per l’arte e la cultura.
Il padre, farmacista di professione, aveva delle amicizie nel mondo dell’arte, che avrebbero influenzato profondamente la vita di Ara. Questi incontri ispirarono infatti il giovane fotoreporter ad intraprendere una carriera nel cinema.
Inizialmente, lavorò negli studi cinematografici e frequentò corsi di recitazione con Muhsin Ertuğrul, un noto attore e regista turco. Tuttavia, il destino lo condusse verso una carriera completamente diversa: il fotogiornalismo.
Nel 1950, Güler iniziò la sua carriera come fotoreporter al giornale turco Yeni Istanbul, mentre contemporaneamente studiava economia presso l’Università di Istanbul. Successivamente, passò a lavorare per il prestigioso quotidiano Hürriyet.
Nel 1958, quando Time-Life, una rinomata pubblicazione americana, aprì una filiale in Turchia, Ara Güler fu scelto come il loro primo corrispondente. Questa opportunità lo lanciò a livello internazionale, portandolo a ricevere commissioni da altre importanti riviste internazionali come lo Stern, il Paris Match e il Sunday Times di Londra.
Nel 1961, fu assunto come capo fotografo presso la rivista turca Hayat.
Fu proprio in questo periodo che Güler ebbe l’opportunità di incontrare due icone della fotografia, Marc Riboud e Henri Cartier-Bresson, che lo invitarono ad unirsi alla Magnum Photos.
Nel 1961, il suo talento fu riconosciuto nel British Photography Yearbook, e nello stesso anno divenne il primo fotografo turco a diventare membro dell’American Society of Magazine Photographers.
A proposito dell’American Society of Magazine Photographers…
L’American Society of Magazine Photographers (ASMP) è una vecchia organizzazione, fondata nel 1944 a New York, conosciuta oggi con il nome di American Society of Media Photographers.
L’ASMP è un’organizzazione professionale dedicata a sostenere i fotografi che lavorano nell’ambito della fotografia editoriale e dei media, inclusi i fotografi di riviste, i giornali, le pubblicazioni online, la pubblicità, e altre forme di media.
L’ASMP si concentra su diverse aree, tra cui la promozione dei diritti dei fotografi, l’educazione e la formazione professionale, la fornitura di risorse e informazioni rilevanti per i fotografi, la creazione di standard etici e professionali e la promozione dell’industria fotografica in generale.
L’associazione lavora per garantire che i fotografi ricevano il riconoscimento e il compenso adeguati per il loro lavoro e per affrontare le sfide e le questioni che affrontano i fotografi nel mondo in continua evoluzione dei media e della fotografia.
Nonostante il cambio di nome, l’ASMP continua a essere un importante punto di riferimento per i fotografi professionisti e coloro che lavorano nell’ambito della fotografia editoriale e dei media negli Stati Uniti.
Negli anni ’60, le opere di Ara furono utilizzate per illustrare i libri di autori importanti e furono esposte in mostre in tutto il mondo.
Nel 1968, il Museum of Modern Art di New York ospitò una mostra intitolata Ten Masters of Color Photography, dove veniva presentato anche il lavoro di Güler. Le sue fotografie furono esposte anche alla fiera di Colonia, Photokina, in Germania.
Nel 1970, il nostro Ara pubblicò il suo album fotografico Türkei. Le sue immagini, legate all’arte e alla storia, apparvero su riviste prestigiose come Horizon, Life, Time e Newsweek.
Nel corso della sua carriera, Ara ha viaggiato in numerosi paesi, catturando con la sua macchina fotografica la bellezza e la complessità del mondo. Realizzò anche numerose interviste fotografiche con personaggi di spicco, tra cui Salvador Dalí, Marc Chagall, Alfred Hitchcock e molte altre personalità.
Oltre alla fotografia, nel 1975, Ara Güler diresse il suo primo film intitolato The End of the Hero, un documentario che raccontava la storia di un incrociatore da battaglia della prima guerra mondiale.
Le opere di Ara sono conservate in collezioni di istituzioni di fama internazionale, tra cui la Biblioteca Nazionale di Parigi, il Museo George Eastman di New York, il Museo Ludwig di Colonia e la Sheldon Memorial Art Gallery.
Ara Güler, nel corso della sua carriera, è stato insignito anche di numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il titolo di Fotografo del Secolo Turco nel 1999, il titolo di Maestro della Leica nel 1962, la Legion d’Onore francese e il Premio Lucie alla carriera nel 2009.
Nel 2005, ricevette il Gran Premio della Cultura e delle Arti della Turchia. Nel 2004, invece, l’Università Tecnica Yıldız di Istanbul gli ha conferito una borsa di studio onoraria.
Ara Güler muore nella sua città natale il 17 ottobre 2018.
2) LE SUE OPERE PIÙ FAMOSE
Ara Güler è noto per molte opere iconiche, ma una delle sue fotografie più celebri è The Fisherman, scattata a Istanbul nel 1958. Questa immagine ritrae un pescatore solitario che lancia la sua rete sul Bosforo, creando una scena magica e suggestiva.
La fotografia cattura la maestosità del paesaggio marino di Istanbul e la vita quotidiana dei suoi abitanti. The Fisherman è diventata un simbolo dell’opera di Güler e della sua capacità di catturare l’anima della città e della sua gente attraverso la fotografia.
È spesso considerata una delle immagini più iconiche della sua carriera!
Oltre a The Fisherman, Güler ha realizzato numerosi altri scatti iconici durante la sua carriera. Alcune delle sue altre opere celebri includono:
- Young Picasso: questa fotografia ritrae il leggendario artista Pablo Picasso nel suo studio a Cannes nel 1956. L’immagine cattura l’essenza di Picasso mentre lavora con i suoi strumenti artistici, offrendo uno sguardo intimo sulla vita dell’artista
- Church of St. Jean: questa immagine mostra l’antica Chiesa di San Giovanni a Istanbul, avvolta da una luce suggestiva. Güler era noto per le sue straordinarie fotografie degli edifici storici e dei luoghi iconici di Istanbul
- The Barber of Bebek: questa fotografia ritrae un barbiere mentre lavora nella sua bottega a Bebek, un quartiere di Istanbul. La scena cattura la maestria e la concentrazione del barbiere, e offre uno sguardo sulle tradizioni culturali di Istanbul
- Women of Istanbul: Ara Güler ha anche fotografato donne di Istanbul in varie situazioni e ambienti. Le sue immagini di donne turche rappresentano la forza, la bellezza e la grazia della vita quotidiana
- The Old Istanbul: molte delle opere di Güler catturano il fascino e la storia dell’antica Istanbul, con i suoi mercati, le strade intricate e i quartieri tradizionali
Queste sono solo alcune delle fotografie più celebri di Ara Güler, ma la sua collezione spazia su una vasta gamma di soggetti e stili.
La sua abilità nel catturare la vita quotidiana, la cultura e l’arte è ciò che lo rende un fotografo così straordinario e ammirato a livello internazionale. Le sue opere continuano a ispirare fotografi e amanti dell’arte di tutto il mondo.
Ecco 5 cose che Ara Güler mi ha insegnato sulla fotografia:
1) LA FOTOGRAFIA COME STRUMENTO DI NARRAZIONE
Ara Güler mi ha insegnato che la fotografia è un potente strumento di narrazione.
Le sue fotografie non erano semplici immagini, ma racconti visivi che catturavano l’essenza di un momento o di un luogo. Questo insegnamento ci ricorda che la fotografia va oltre la mera registrazione di un’immagine; può essere utilizzata per raccontare storie, comunicare emozioni e documentare la vita stessa.
La fotografia può catturare momenti significativi e narrare storie senza parole.
Un’immagine ben composta può trasmettere infatti un messaggio o una narrazione potente. Inoltre, la fotografia può catturare emozioni e sentimenti in modo tangibile. Una buona immagine può far sentire agli spettatori le emozioni vissute dal fotografo nel momento dello scatto.
Infine, la fotografia può fornire un contesto visivo importante per una storia. Un’immagine può rivelare dettagli e sfumature che arricchiscono la narrazione complessiva.
2) LA BELLEZZA È NELLA SEMPLICITÀ
Un altro prezioso insegnamento che possiamo trarre dall’opera di Ara Güler è l’importanza di trovare la bellezza nella semplicità. Güler era noto per la sua abilità nel catturare il fascino in situazioni di vita quotidiana, spesso ritraendo scene comuni e luoghi familiari con una prospettiva straordinaria.
Questo concetto ci insegna alcune lezioni fondamentali sulla fotografia:
- La bellezza spesso si nasconde nei dettagli e nell’osservazione attenta del mondo che ci circonda. Güler ci invita a non dare mai per scontato ciò che vediamo ogni giorno, a guardare con occhi freschi e a scoprire la bellezza anche nelle situazioni più ordinarie
- La capacità di trovare la bellezza nella semplicità è una delle abilità più preziose di un fotografo. Eliminando gli elementi superflui da una composizione, si può creare un’immagine più efficace ed elegante. Questo concetto ci ricorda che la fotografia può trasformare oggetti di uso quotidiano in soggetti affascinanti
- La bellezza nella semplicità sta anche nel trovare l’unicità nelle cose comuni. Güler era un maestro nel vedere l’unicità in luoghi ed oggetti che molte persone considererebbero banali. Ci insegna che ogni soggetto ha una storia da raccontare, e spesso questa storia è nascosta nella semplicità.
Ogni fotografo porta con sé la propria visione del mondo e il suo stile unico.
Trovare la bellezza nella semplicità è spesso una questione di condividere la propria prospettiva personale con gli altri. Güler ci ispira a esprimere la nostra visione unica attraverso la fotografia e a scoprire la bellezza in ciò che può sembrare ordinario agli occhi di altri.
LIBRI DI ARA GÜLER
3) OCCHIO ALLA COMPOSIZIONE E ALLA LUCE
Ara Güler ha insegnato l’importanza fondamentale della composizione e della luce nella fotografia.
Questi due elementi sono tra i pilastri su cui si basa l’arte della fotografia, e Güler è stato un maestro nel riuscire a combinare la composizione e la luce per creare delle immagini straordinarie.
Come già sappiamo, la composizione si riferisce all’organizzazione degli elementi all’interno di un’immagine.
Güler ha dimostrato come una composizione ben studiata possa migliorare notevolmente l’effetto visivo di una fotografia. La regola dei terzi, la simmetria, il bilanciamento dei colori e l’uso delle linee guida sono solo alcune delle tecniche di composizione che Güler padroneggiava.
La luce, invece, è uno dei fattori più cruciali nella fotografia.
Güler sapeva come sfruttare la luce naturale o artificiale per creare delle atmosfere uniche nelle sue immagini. La direzione, l’intensità e la qualità della luce possono trasformare completamente l’aspetto di un soggetto.
Güler ha dimostrato come la capacità di lavorare con la luce sia fondamentale per catturare la profondità e l’emozione in una fotografia.
Ciò che Güler ci insegna è che la composizione e la luce devono lavorare insieme in modo armonioso per creare delle immagini potenti. La luce può enfatizzare i dettagli chiave di una composizione e contribuire a guidare l’occhio dello spettatore attraverso l’immagine.
La scelta di quando e come catturare una scena in base alla luce disponibile è un aspetto critico della fotografia.
4) DEDIZIONE E PAZIENZA
Ara Güler mi ha insegnato l’importanza della dedizione e della pazienza nella fotografia. Questi due attributi sono essenziali per ogni fotografo che desidera catturare le immagini più significative e potenti.
Güler era noto per il suo impegno totale alla sua arte. Era disposto a dedicare tempo ed energie considerevoli per ottenere la foto perfetta. Questa dedizione si rifletteva nella sua costante ricerca di nuovi soggetti e nella sua determinazione a catturare momenti unici.
La fotografia richiede pazienza…
Güler era disposto ad aspettare il momento giusto per scattare una foto. Potevano passare ore o persino giorni prima che si presentasse l’opportunità perfetta. La sua pazienza gli ha permesso di catturare momenti irripetibili.
La dedizione e la pazienza di Güler gli consentivano di osservare attentamente il suo ambiente e di notare dettagli e sfumature che altri avrebbero potuto trascurare. Questo gli ha permesso di catturare dei momenti straordinari che avrebbero potuto sfuggire a chi non aveva la stessa dedizione.
La dedizione e la pazienza di Güler erano accompagnate anche da un profondo rispetto per i suoi soggetti. Questo si rifletteva nelle sue fotografie, che raramente erano invasive o superficiali. Güler era infatti in grado di instaurare una connessione autentica con i suoi soggetti, il che si rifletteva nella qualità delle sue immagini.
La dedizione di Güler alla sua arte non conosceva limiti. Era costantemente alla ricerca di nuove sfide e di modi per migliorare le sue abilità. Questo spirito di ricerca lo ha portato a crescere costantemente come fotografo.
5) DOCUMENTARE LA CULTURA E LA STORIA
Ara Güler mi ha insegnato l’importanza di documentare la cultura e la storia attraverso la fotografia. Il suo lavoro è un esempio straordinario di come questa possa essere utilizzata per preservare e raccontare le tradizioni culturali e la storia di una regione.
Come testimone oculare di eventi storici significativi, Güler ha catturato molte di queste situazioni attraverso la sua fotografia, offrendo una preziosa finestra sulla storia della Turchia e del mondo, consentendo alle generazioni future di comprendere il passato.
La sua dedizione alla celebrazione della cultura turca è evidente nella sua vasta collezione di fotografie che ritraggono l’arte, la musica, la danza, l’architettura e molte altre espressioni culturali del suo paese.
Güler ha anche svolto un ruolo cruciale nella conservazione delle tradizioni locali, spesso in pericolo di scomparire. Le sue immagini contribuiscono a preservare queste tradizioni per le future generazioni, fornendo un registro visivo di pratiche culturali uniche.
Le fotografie di Güler sono diventate parte della memoria collettiva della Turchia, contribuendo a rafforzare l’identità culturale del paese e a preservare la sua eredità storica.
Infine, Güler ha utilizzato la fotografia per sensibilizzare il pubblico su questioni sociali e culturali importanti. Le sue immagini hanno spesso fatto luce su questioni come la povertà, l’immigrazione e i diritti umani, contribuendo a stimolare il dialogo e l’azione.
CONCLUSIONI
L’eredità di Ara Güler nella fotografia è un ricco tesoro di insegnamenti che vanno ben oltre la tecnica fotografica.
Le sue immagini rappresentano un ponte tra la documentazione storica, l’arte e la narrazione visiva. Güler ci ha mostrato infatti come la fotografia sia in grado di catturare l’essenza delle persone, dei luoghi e degli eventi, trasformandoli in storie tangibili che resistono al passare del tempo.
Attraverso la sua opera, ci ha trasmesso il valore della dedizione e della pazienza, dimostrando che la ricerca della perfezione richiede tempo e impegno. Ci ha insegnato anche a cercare la bellezza nella semplicità, a osservare attentamente il mondo e a vedere l’eccezionale anche nelle situazioni più ordinarie.
L’eredità di Ara Güler è un richiamo a esplorare il mondo attraverso lo sguardo del fotografo, a riscoprire la bellezza nascosta nelle situazioni quotidiane, e a onorare la storia e la cultura attraverso l’arte della fotografia.
Güler ci ha insegnato che dietro ogni scatto c’è una storia da raccontare e un pezzo di storia da preservare, e questo è un prezioso insegnamento che continuerà a ispirare e influenzare il mondo della fotografia.
Grazie Ara!
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