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5 Giugno 2023

CHE COS’E’ L’APERTURA DEL DIAFRAMMA IN FOTOGRAFIA E COME SI USA

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I fotografi principianti sono spesso intimiditi dal termine TRIANGOLO DELL’ESPOSIZIONE perché pensano di essersi persi un’importante lezione di geometria.

Mai i 3 componenti di questo triangolo (apertura, ISO e velocità dell’otturatore) sono fondamentali per apprendere la tecnica e la composizione di una determinata immagine. 

L’apertura, come vedremo in seguito, è semplicemente la dimensione dell’apertura dell’obiettivo e imparare come funziona ti aiuterà a creare la profondità di campo e la luce di cui avrai bisogno per creare delle belle immagini. 

Leggi anche:

In questa guida imparerai:

  • Cos’è l’apertura del diaframma e cosa fa
  • Come l’apertura influisce sull’esposizione
  • Come l’apertura influisce sulla profondità di campo
  • Come impostare l’apertura del diaframma sulla fotocamera

Pronto? Allora cominciamo.

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1) CHE COS’È L’APERTURA DEL DIAFRAMMA IN FOTOGRAFIA

In fotografia, per apertura, intendiamo la dimensione dell’apertura del diaframma, che è correlata alla quantità di luce che passa attraverso l’obiettivo della fotocamera e va a colpire il sensore dell’immagine.

Maggiore sarà l’apertura, maggiore sarà la quantità di luce che entra.

Il meccanismo di apertura dell’obiettivo che consente l’ingresso di una certa quantità di luce è formato da una serie di piccole “lamelle” opache chiamate appunto diaframma.

Quando le lamelle sono aperte, il sensore della fotocamera catturerà più luce, mentre man mano che le lamelle si chiudono progressivamente, meno luce colpirà il sensore.

L’apertura di un obiettivo si calcola con dei numeri, che vengono chiamati f-stop (o numeri f).

In fotografia, il diaframma potrebbe essere spiegato in modo simile ai nostri occhi, poiché funziona come le pupille umane: più sono larghe, più luce passerà e viceversa. 

Il-diaframma-in-fotografia

2) QUALI SONO I NUMERI F-STOP IN UN’APERTURA

Come abbiamo già accennato, il numero f-stop è il riferimento a quanto è aperto o chiuso il diaframma di un obiettivo.

In fotografia, i valori f-stop più comuni seguono una sequenza di questo tipo:

f /1.4, f /2, f /2.8, f /4, f /5.6, f /8, f /11, f /16, f /22

Ovviamente, il numero di apertura massimo e minimo varia da obiettivo ad obiettivo. L’abilità del fotografo sarà quella di impostare il valore specifico per determinare l’apertura desiderata che si adatta ad un determinato obiettivo.


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3) COME L’APERTURA INFLUISCE SULL’ESPOSIZIONE

Le due variabili più evidenti controllate dall’apertura del diaframma sono la quantità di luce che passa attraverso l’obiettivo (l’esposizione) e la profondità di campo dell’immagine risultante.

La prima variabile è piuttosto intuitiva: un’apertura più piccola lascerà passare una minore quantità di luce, risultando un’esposizione più scura. Un’apertura più ampia lascerà passare invece una quantità maggiore di luce, con conseguente esposizione più luminosa.

L’apertura, insieme alla velocità dell’otturatore e all’ISO, è uno dei tre componenti del triangolo dell’esposizione, che viene spesso utilizzato per insegnare le basi dell’esposizione in fotografia.

Mentre tutti e tre i componenti del triangolo possono essere regolati per valori di esposizione equivalenti, ognuno ha un effetto diverso sull’immagine risultante. Mentre l’ISO influisce sul rumore/grana e la velocità dell’otturatore influisce sul motion blur e sulle vibrazioni della fotocamera, l’apertura è ciò che influisce sulla profondità di campo.

4) COME L’APERTURA INFLUISCE SULLA PROFONDITÀ DI CAMPO

La seconda variabile, invece, è più difficile da capire ma ha senso nel momento in cui la vedi in azione. Partiamo subito dalla definizione: la profondità di campo è la distanza tra il punto più vicino e il punto più lontano (rispetto alla fotocamera) della scena inquadrata che appaiono nitidi sul piano focale e quindi sulla pellicola o sul sensore.

In sostanza, la profondità di campo descrive quanta parte di una scena potrebbe teoricamente essere a fuoco. Aperture più ampie producono una profondità di campo inferiore rispetto alle aperture più strette, il che significa che un’apertura più ampia può produrre un’immagine con uno sfondo (o un primo piano) più sfocato rispetto ad un’apertura più stretta.

Quando si parla di apertura, gli effetti sfocati in primo piano o sullo sfondo vengono solitamente indicati con il termine bokeh.

La-profondità-di-campo-in-fotografia

L’apertura del diaframma e la profondità di campo che dovrai cercare dipendono principalmente da:

A) LA SCENA CHE STAI FOTOGRAFANDO

Solitamente, il tipo di scena che vuoi catturare, determina se hai bisogno di una profondità di campo minore o maggiore.

Ad esempio, se stai fotografando dei paesaggi, molto probabilmente mirerai ad avere la maggior parte dell’immagine a fuoco possibile (diaframma tutto chiuso), mentre se stai scattando dei ritratti, il tuo obiettivo sarà quello di avere uno sfondo sfocato (diaframma tutto aperto), quindi tutta l’attenzione andrà al soggetto.

B) LA TUA VISIONE ARTISTICA

Da un punto di vista artistico, non esiste una regola per determinare la profondità di campo e l’apertura del diaframma.

Ad esempio, potrai intenzionalmente lasciare sfocato il primo piano del tuo soggetto, per portare l’occhio dello spettatore sullo sfondo del paesaggio. Oppure, in un ritratto, potresti scattare tutto a fuoco perché anche lo sfondo dice qualcosa di importante.

Molto interessante è anche il cosiddetto FOCUS STACKING. Questa, tuttavia, è una tecnica più avanzata che non consiglio di fare se stai ancora agli inizi.




C) IL FOCUS STACKING

Il focus stacking è una tecnica che consente ai fotografi di creare un’immagine in cui gli oggetti sui vari piani focali sono tutti a fuoco. Il focus stacking, chiamato anche photo stacking, può creare l’effetto di una maggiore profondità di campo senza alcuna perdita di chiarezza o nitidezza.

La tecnica prevede di scattare più volte la stessa composizione con vari punti focali. Queste immagini verranno quindi composte in Photoshop o in altri software di editing, per creare un’immagine in cui tutto nella foto è a fuoco.

Il focus stacking viene spesso utilizzato nella fotografia paesaggistica, nella fotografia dei prodotti e nella macrofotografia in cui vari elementi su piani focali variabili devono essere a fuoco.

Ecco qui sotto un ottimo esempio di focus stacking.

immagine-in-cui-tutto-ciò-che-si-vede-è-a-fuoco

Quando si esegue il focus stacking, è fondamentale utilizzare un treppiede o una sorta di stabilizzatore fisso per la fotocamera.

Poiché il focus stacking comporta l’unione di più foto insieme, tutte le foto dovranno avere la stessa esatta composizione. Dovrai anche impostare la fotocamera in modalità manuale in modo da poter variare il punto focale per i diversi scatti.

5) COME IMPOSTARE L’APERTURA DEL DIAFRAMMA SULLA FOTOCAMERA

L’apertura del diaframma controlla sia la profondità di campo che l’esposizione: aprire il diaframma per sfocare lo sfondo schiarirà, ovviamente, anche la foto. I fotografi più esperti useranno quindi la velocità dell’otturatore e l’ISO per bilanciare l’esposizione ed esporre correttamente la foto.

La MODALITÀ PRIORITÀ APERTURA, invece, è un impostazione semiautomatica della fotocamera che ti consentirà di controllare l’apertura, lasciando il resto delle impostazioni di esposizione in modalità automatica.

Sulla maggior parte delle fotocamere, la modalità priorità apertura è accessibile dalla A situata sulla ghiera: gli utenti Canon e Pentax troveranno invece le lettere AV.

In modalità priorità apertura, potrai impostare solamente l’apertura, per controllare la profondità di campo, mentre la fotocamera sceglierà le restanti impostazioni di esposizione.

Come abbiamo già detto, usando un numero basso come, ad esempio f/2, potrai sfocare lo sfondo. In alternativa, potrai utilizzare un’apertura ampia come f/11, per mantenere l’immagine più nitida.

Tuttavia, con la fotocamera che sceglie le impostazioni rimanenti, come si regola l’esposizione se la luce è troppo chiara o troppo scura? Con la cosiddetta compensazione dell’esposizione. 

La COMPENSAZIONE DELL’ESPOSIZIONE è un modo semplice per fare proprio questo. Il controllo varia su ogni fotocamera, ma viene spesso regolato con un pulsante che utilizza il segno +/-.

L’utilizzo della stessa ghiera mentre si preme il pulsante consente di regolare questa impostazione, con i numeri positivi che schiariscono la foto e i numeri negativi che invece scuriscono l’immagine.

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CONCLUSIONI E UNA SERIE DI PRECAUZIONI

L’apertura del diaframma è un ottimo strumento per assumere il controllo creativo sulle tue immagini, ma ci sono alcune buche lungo la strada. Innanzitutto, l’utilizzo di un’apertura più ampia porta ad un maggiore effetto creativo, ma rende più difficile ottenere degli scatti nitidi. 

Se hai intenzione di utilizzare un’apertura di f/2.8, dovresti essere sicuro delle tue capacità di messa a fuoco automatica: impara come utilizzare l’autofocus a single point ed evita aperture molto ampie quando il soggetto è difficile da mettere a fuoco come, ad esempio, quando compie un’azione veloce.

Anche la distanza gioca un ruolo nella profondità di campo: più sarai vicino al soggetto, più sfocato apparirà lo sfondo. Ciò significa che anche se vuoi uno sfondo sfocato, se stai scattando una foto macro, dovrai usare un’apertura più stretta.

Se userai un’apertura ampia su una foto macro, molto poco del soggetto sarà a fuoco.

Ogni volta che mettere a fuoco il soggetto sarà complicato, forse perché si sta muovendo velocemente o sei molto vicino, prova ad utilizzare un’apertura più stretta per aumentare la possibilità di ottenere uno scatto nitido.

Anche l’apertura non è la stessa su tutti gli obiettivi.

Alcuni di questi, ad esempio, ti consentono di scattare con f/1.8 molto ampio, mentre altri non ti consentono di andare sotto a f/3.6. Il modo in cui sono costruiti gli obiettivi zoom, ad esempio, rende difficile inserire un’apertura ampia, quindi molti obiettivi zoom avranno un intervallo di apertura più ristretto.

Gli obiettivi a focale fissa, d’altra parte, facilitano l’inserimento all’interno di un ampio f/1.8.

Suggerimento: per ottenere davvero uno sfondo sfocato, scegli un obiettivo da 50mm a f/1.8: offre un notevole aumento della qualità e del controllo creativo rispetto agli obiettivi forniti in bundle con la maggior parte delle reflex digitali e delle fotocamere mirrorless. 

Lo so, tutto questo può sembrare veramente difficile, specialmente quando sei agli inizi. Ma l‘apertura del diaframma offre ai fotografi il controllo creativo su quanta parte della loro immagine è a fuoco ed è un pezzo essenziale del puzzle per uscire da casa e scattare immagini straordinarie.

Buon lavoro.


Francesco Menghini

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