ODIO LO ZOO!

Generalmente gli zoo considerano gli animali che ospitano come semplice merce.
Spesso, infatti, questi vengono acquistati, venduti, prestati e scambiati senza prendere in considerazione le relazioni che hanno stabilito tra loro. In realtà, rimuovere gli animali da gruppi sociali consolidati e costringerli ripetutamente ad adattarsi a nuove routine può risultare dannoso e traumatico.
Detto questo, ieri pomeriggio mi sono fatto convincere da mia figlia di 5 anni a visitare il bioparco della mia città.
In un primo momento la mia risposta è stata negativa poi, dopo aver parlato con il mio amico psicologo, ho accettato la sfida, e insieme alla mia compagna e ad un gruppo di amici, siamo saliti in macchina e siamo partiti in direzione dello zoo.
Poi, a metà strada, mentre ascoltavo l’ultimo album dei Plaid, mi è sorta una domanda: “è davvero così importante portare una bambina allo zoo? In questo modo non sto trasmettendo a mia figlia l’idea che gli esseri umani possano sfruttare gli animali solamente per puro divertimento?”
La giornata allo zoo è stata davvero deludente.
Non solo per me, ma anche per mia figlia che, alla fine della gita, mi ha preso da parte e mi ha confessato che vedere gli animali imprigionati dentro a delle gabbie, non le era affatto piaciuto.
Ovviamente durante la visita ho portato con me la macchina fotografica in modo da documentare quello che avrei visto e che avrei provato nei confronti di quegli animali.
Ne è nato questo breve articolo che spero ti sia d’aiuto nel momento in cui tua figlia o tuo figlio ti chiederanno: “Ehi. papino, domani mi porti allo zoo?”. Tu cosa gli risponderai?
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ODIO LO ZOO!

1) GLI ANIMALI DELLO ZOO SOFFRONO
Per la maggior parte delle persone, i bambini dovrebbero andare a visitare gli zoo per vedere come si comportano gli animali.
Questa è una delle più grandi menzogne che un genitore possa trasmettere ai propri figli. Gli zoo, infatti, non riescono a mostrare realmente come vive un animale. Prendiamo, ad esempio, la tigre.
Questo splendido mammifero, per mangiare, si avvicina di soppiatto alla preda per poi inseguirla e attaccarla ad una velocità compresa tra i 60 e i 70 chilometri all’ora.
Come potrebbe riuscirci se la imprigioniamo in una teca molto piccola?
Altro esempio: generalmente, le scimmie vivono allo stato brado in grandi aree che possono raggiungere anche i 50 chilometri quadrati.
Secondo te, come si sentono a vivere in una gabbia di piccole dimensioni?
Ovviamente, gli esempi possono continuare all’infinito. Del resto, quasi nessun animale riesce a soddisfare i propri bisogni naturali all’interno di uno zoo. E questo perché nessuno zoo al mondo potrà mai creare un habitat paragonabile alla giungla o alla foresta.
Negli zoo, qualsiasi decisione degli animali, compreso cosa mangiare e quando dormire, è controllata dagli esseri umani. In gabbia gli animali non hanno la possibilità di vagare per grandi distanze e non riescono a fare molte altre cose che sono fondamentali per la loro felicità.
Spesso non è neanche permesso loro di stare con le proprie famiglie, poiché i cuccioli vengono spesso trasferiti in altre gabbie o in altri zoo. Tu come staresti se ti portassero via i tuoi figli?
2) GLI ZOO NON AIUTANO LE SPECIE A NON ESTINGUERSI
Parliamo ora della protezione della specie, perché secondo le mie ricerche è l’argomento che più interessa alle persone. Se infatti chiedi alla gente perché va allo zoo, la stragrande maggioranza ti risponderà che i bioparchi aiutano le specie a non estinguersi.
La verità purtroppo è un’altra: la stragrande maggioranza delle specie allevate negli zoo non è in pericolo di estinzione. In realtà, la maggior parte degli zoo non ha alcun coinvolgimento diretto con i programmi di reintroduzione.
Questo significa che le specie allevate in cattività che rischiano l’estinzione, inclusi gli elefanti, gli orsi polari, i gorilla e le tigri, vengono raramente, se non mai, rilasciate nei loro ambienti naturali.
Del resto, i proprietari degli zoo e quelli che lavorano al suo interno, sanno bene che un animale nato in cattività o rinchiuso molto a lungo, non potrà mai essere rilasciato in natura.
Tu come ti sentiresti se ti mandassero a vivere in una megalopoli di 20 milioni di persone dopo esser stato rinchiuso in casa per 20 anni? Te lo dico io: non sopravviveresti neanche per 5 minuti!
3) GLI ZOO UCCIDONO GLI ANIMALI IN ECCESSO
Non ci credi, vero?
Beh, ti faccio una domanda allora: “ricordi la giraffa Marius dello zoo di Copenaghen?” Se la tua risposta è negativa, ti rinfresco io la memoria invitandoti a guardare attentamente questo video:
La giraffa Marius aveva solo un anno e mezzo, era sana ma fu comunque uccisa.
E sai perché? Semplice, gli zoo allevano gli animali in modo che partoriscano un numero elevato di cuccioli, perché quest’ultimi sono molto attraenti agli occhi dei bambini che desiderano visitare lo zoo.
Purtroppo però, gli zoo possono ospitarne solo un numero limitato. Quindi, quelli in esubero, vengono uccisi. Dato che Marius non era più autorizzato a riprodursi, perché il suo materiale genetico era troppo simile a quello delle altre giraffe, secondo la direzione dello zoo, doveva essere ucciso.
A volte il problema è semplicemente la mancanza di spazio e la reintroduzione, come descritto più sopra, non è una reale opzione. 🙁
CONCLUSIONI
Lascia che ti dica una cosa: secondo me nessun animale al mondo merita di essere rinchiuso in gabbia, solamente per soddisfare i desideri degli esseri umani che in questo modo hanno qualcosa da fare nel proprio tempo libero.
Invece di portare i tuoi figli allo zoo, compragli dei libri illustrati, mostragli i video dei safari che si fanno ogni giorno in Sud Africa o nel Borneo oppure, ancora meglio, portali in una fattoria dove gli animali sono liberi di correre e mangiare quando meglio credono.
Sarà sicuramente meglio che vederli dietro a delle sbarre, tristi e depressi. 🙁
Un abbraccio
Francesco
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