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8 Ottobre 2021

SANO E SALVO!

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Quello che stai per leggere è il diario quotidiano che ho scritto durante i miei giorni in ospedale…

Tutto cominciò dal momento in cui pensai di essere stato contagiato dal COVID-19.

Invece, come puoi notare, il test risultava negativo. Quello che sarei dovuto andare ad affrontare nei giorni successivi era molto di più che “un’influenza killer”.

28 Settembre 2021

Questo è un post molto diverso dagli altri…

In questo momento, infatti, mi trovo in ospedale, dove ieri mattina sono stato operato per una doppia ulcera perforante causata da un abuso ripetitivo di antinfiammatori.

In questi giorni ho pensato molto alla fotografia e sul potere che essa ha su di me…

Permettetemi dunque di condividere a ciò che ho pensato:

  1. la felicità non è avere molti follower, mi piace o commenti
  2. la felicità non è fare mostre fantasiose o pubblicare dei libri
  3. la felicità non è possedere delle fotocamere costose
  4. la felicità non è fare tanti soldi con la tua fotografia

NO!

La felicità è scattare delle foto che ti rendano felice e ti facciano sorridere.

Quel piccolo istante in cui prendi la fotocamera in mano perché hai visto, davanti a te, un momento decisivo” che hai deciso di condividere con il tuo pubblico…

…anche dalla stanza di un ospedale!

29 Settembre 2021

Nulla accade per caso…

forse tra 10 anni, guardandomi indietro, mi renderò conto di come questo difficile momento della mia vita sia stata, invece, una delle esperienze più importanti e formative della mia esistenza.

Rimpiangere il passato e lamentarsi del presente è infatti un segno di debolezza…

Ciò che ha cercato di distruggermi, in realtà, mi ha reso più forte!

30 Settembre 2021

Sopravvissuto! Il mio stomaco era ridotto un colaborodo… ho perso conoscenza e mi hanno ritrovato in un lago di sangue!

“Hai avuto una forte intossicazione da antinfiammatori, Francesco. Ma il tuo stomaco era messo proprio male.” Dopo l’operazione il Dottore è venuto da me per sapere come mai avessi avuto tutte quelle ferite.

Gliel’ho raccontato…

È stato un’ora ad ascoltarmi. Non credeva alle sue orecchie. Ad un tratto mi ha chiesto: “ma in tutti questi anni, non ti ha mai fatto male lo stomaco?”

Ed io: “a Dottò, certo che si. Dolori fortissimi, e per farmeli passare andavo alle feste”. E lui: “E perché?”, ed io “e che ne so? Forse perché so’ scemo, ma nun sa quanto me so’ divertito”.

Si è alzato e se n’è andato.

Sulle pareti della mia camera d’ospedale c’erano riflesse le luci lampeggianti delle sirene, Ma questa volta non ero ad un Rave.

Ci scriverò un libro.

“Sopravvissuto”, che ne dite ragazzi, vi piace?

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01 Ottobre 2021

E se poi non andasse tutto così bene?

Dico davvero: la vita, a volte, sa essere così spietata…

Ma va bene così.

Ogni giorno ripeto a mia figlia di diventare una la più pessimista delle ottimiste.

insomma: le dico di prepararsi sempre al peggio. Perché se sarà in grado di resistere al peggio, la sua vita sarà sempre in discesa.

o quasi!

02 Ottobre 2021

A volte, dopo un tragico incidente, potresti arrivare al punto in cui non riesci a credere che le cose possano andare nel verso giusto.

Eppure, per quanto valga, prova a fare un respiro alla volta…

vivi attraverso il dolore e, come per magia, ti ritroverai ad affrontare un altro giorno.

Non devi vedere ora come sarebbe un domani migliore. Devi solo sperare che da qualche parte in mezzo a tutta quella oscurità, ci sia ancora qualcosa di buono, qualcosa che ti accompagni verso un giorno migliore.

…finché riuscirai a trovare il tuo prossimo respiro, potrai trovare quella luce che ti porta alla speranza. 

08 Ottobre 2021

Sono passati più di 10 giorni da quel terribile giorno.

Giorni in cui ho pensato veramente di morire, visto il sangue che perdevo ogni giorno.

E invece eccomi qui, seduto sulla mia scrivania a bloggare, una delle cose che amo di più fare nella vita. Proprio questa mattina ho scritto un post che ho pubblicato su Instagram dedicato a mia figlia…

Eccolo…

 

Quando ero in ospedale avevo un solo pensiero fisso: mia figlia.

Cosa avrebbe fatto se non fossi riuscito a sopravvivere? E chi le avrebbe insegnato ad evitare i pericoli della vita?

Spesso le persone pensano ai propri figli come ad un peso. Ma avere Greta è stata una delle esperienze più stimolanti e creative della mia vita…

Ogni giorno mi stupisco di quanto io possa imparare da Lei.

Da una parte mi riporta con la mente a quando anch’io ero piccolo: riassaporo e do un significato a tutto quello che facevo con i miei genitori; dall’altra parte, invece, mi accorgo sempre di più quanto la vita sia preziosa e incredibilmente meravigliosa…

…anche a 46 anni!

Grazie Greta ❤️

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