SENSORE FOTOGRAFICO: COS’E’, COME FUNZIONA E PERCHE’ E’ IMPORTANTE

Se stai pensando di acquistare una nuova fotocamera, ti starai sicuramente chiedendo perché la dimensione del sensore è così importante. La risposta è questa: le dimensioni del sensore determinano quanta luce potrà essere catturata per creare una determinata immagine.
Tuttavia, c’è molto di più da conoscere su questi piccoli pezzi di magia elettronica.
In questo articolo, scoprirai tutto quello che c’è da sapere sui sensori delle fotocamere. Nel post ho anche incluso una pratica tabella delle dimensioni dei più comuni sensori delle fotocamere, in modo da avere un bel riferimento visivo per il confronto.
Fatta questa doverosa premessa, iniziamo…
Il sensore è un componente hardware, situato all’interno della fotocamera, che cattura la luce e la converte in segnali che si traducono in un’immagine.
I sensori sono composti da milioni e milioni di fotositi sensibili alla luce che registrano ciò che viene visto attraverso l’obiettivo. La dimensione del sensore della fotocamera determina la quantità di questa luce utilizzata per creare l’immagine.
Poiché un sensore memorizza informazioni così preziose, se è presente uno di grandi dimensioni, può raccogliere più dati, producendo così immagini di qualità migliore rispetto a quelle ricavate dai sensori più piccoli.
La dimensione, quindi, determina ciò che vedrai attraverso il mirino della tua fotocamera.
Inoltre, il sensore di una fotocamera e le sue dimensioni, determinano la profondità di campo, la risoluzione, le prestazioni in condizioni di scarsa illuminazione, le dimensioni fisiche di una fotocamera e molto altro ancora.
1) I PRINCIPALI SENSORI CHE SI TROVANO IN COMMERCIO
Ad oggi, i principali sensori che si possono trovare in commercio, sono:
- Full frame: un sensore full frame si basa sulle dimensioni di una pellicola da 35mm, che misura esattamente 36x24mm. I sensori full frame si trovano, generalmente, nelle reflex digitali professionali e nelle fotocamere mirrorless. I marchi comuni di fotocamere full frame includono la Sony, la Canon e la Nikon e la maggior parte dei modelli è rivolta ai fotografi esperti e professionisti
- APS-C: un sensore APS-C ritaglia l’immagine a pieno formato di circa 1,5x, e misura 22x15mm. Questa è la dimensione del sensore che si trova nella maggior parte delle DSLR entry-level e di medio livello. Si trovano anche in alcune fotocamere compatte mirrorless e di fascia alta.
- Micro Quattro Terzi MQT (MFT, dall’inglese Micro Four Thirds): il sensore Micro Quattro Terzi fu lanciato all’inizio dalla fotocamera mirrorless. Questo, infatti, doveva essere una giusta via di mezzo tra le dimensioni della fotocamera e la qualità dell’immagine. Il sensore Micro 4:3 misura 17x13mm ed offre un fattore di ritaglio 2x rispetto ad un sensore full frame. Le fotocamere mirrorless dell’Olympus, così come quelle della Panasonic, utilizzano tutte un sensore Micro 4:3
- Sensore da un pollice: progettato per le fotocamere compatte, il sensore della fotocamera da un pollice misura 13,2×8,8mm ed offre un fattore di ritaglio di 2,7x. Molte fotocamere compatte di fascia alta utilizzano sensori da un pollice. Offrono più qualità di una fotocamera entry-level, ma non tanto quanto una DSLR o una fotocamera mirrorless
Detto questo, dobbiamo comprendere che qualsiasi sensore più piccolo di un sensore full frame ha quello che viene chiamato fattore di ritaglio.
Poiché il sensore della fotocamera è più piccolo, l’immagine verrà ritagliata più stretta.
I sensori full frame offrono la massima qualità.
Non dimentichiamoci però che esistono anche sensori più grandi come il Medio Formato, che offre dei sensori da 43,80×32,90mm a 53,00×40,20mm, o il Grande Formato. Queste dimensioni però sono rivolte ad esigenze speciali, come ad esempio i fotografi che necessitano di un’immensa risoluzione per stampare delle immagini di grandi dimensioni.
Come abbiamo detto, la dimensione del sensore della fotocamera è uno dei maggiori indicatori della qualità dell’immagine. Ma non è l’unico. Altri fattori che influiscono sull’immagine sono il numero di megapixel, il design del sensore e il processore della fotocamera.
Ovviamente i sensori più grandi catturano immagini con più luce, dettagli e quella bellissima sfocatura dello sfondo, chiamata effetto Bokeh. E di solito cattura anche meno rumore nelle immagini.
Uno dei motivi per cui i sensori più grandi creano immagini migliori ha a che fare con la luce. Maggiore sarà la superficie del sensore, maggiore sarà la quantità di luce che potrà raccogliere in un singolo scatto.
I sensori della fotocamera più grandi sono eccellenti per fotografare in condizioni di scarsa illuminazione. Un sensore più grande, infatti, raccoglie più luce rispetto ai sensori più piccoli, con la stessa velocità dell’otturatore e apertura del diaframma.
Ecco perché tendono a fare meglio in qualsiasi tipo di ripresa in cui l’illuminazione è limitata.
2) PANORAMICA SUI FOTOSITI E I MEGAPIXEL
Abbiamo già detto che il sensore della fotocamera è un componente hardware che cattura luce e colore. Questo sensore dispone di milioni di piccole cavità che catturano la luce e che chiamiamo appunto fotositi. La fotocamera ha il compito di trasformare questi fotositi in pixel che compongono un’immagine.
Il pixel è la più piccola unità di un’immagine digitale che può essere rappresentata in un dispositivo di visualizzazione. Un milione di pixel è l’equivalente di un megapixel.
Quindi, il numero di megapixel che troverai sulla tua fotocamera si riferisce a quanti di questi fotositi contiene il tuo sensore. Se disponi di una fotocamera da 24 megapixel, significa che hai 24 milioni di fotositi sul tuo sensore.
Tieni però presente che un megapixel elevato non significa necessariamente una migliore qualità dell’immagine. E sai perché? Perché se hai un numero elevato di megapixel su un piccolo sensore, questo significa che i fotositi sono più piccoli.
Ovviamente, se hai una buona luce, tutto questo funziona bene. Ma se c’è poca luce, i minuscoli fotositi su un sensore più piccolo non funzionano altrettanto bene.
Ricapitolando, ecco un elenco dei benefici che un sensore grande porta all’immagine:
- Migliora le funzionalità in condizioni di scarsa illuminazione: come accennato in precedenza, mentre i megapixel misurano la risoluzione della tua immagine, un numero molto alto non significa necessariamente migliore qualità. Un sensore più grande, invece, consente fotositi più grandi e quindi la capacità di catturare situazioni in condizione di scarsa illuminazione, rispetto ad un sensore più piccolo
- Qualità e risoluzione dell’immagine: la risoluzione di una fotocamera è misurata in megapixel. Più grande sarà il sensore della fotocamera, più grandi saranno i fotositi per contenere i megapixel, creando così un’immagine più chiara e nitida
- Profondità di campo: se sei interessato a catturare una profondità di campo ridotta o a sfocare lo sfondo per far risaltare il soggetto, un sensore più grande è quello di cui hai bisogno. I sensori più piccoli infatti richiedono una maggiore distanza dal soggetto per eseguire questa operazione.
3) QUAL È LA MIGLIORE DIMENSIONE DEL SENSORE?
Ora che sai in che modo le dimensioni del sensore influiscono sulla qualità delle foto, possiamo discutere di quale sia una buona dimensione per te. Per rispondere a questa domanda, dovrai chiederti, quali sono le mie esigenze come fotografo?
Se sei un fotografo che realizza regolarmente stampe di grandi dimensione e desidera la massima quantità di gamma dinamica e risoluzione, il full frame e il medio formato sono le scelte migliori per te.
Tuttavia, anche l’APS-C è un sensore rilevante ma, rispetto a quello full frame, ha una profondità di campo, una risoluzione e una dimensione dei pixel inferiore.
In cambio, le dimensioni del corpo e dell’obiettivo sono molto ridotte. E l’aumento della gamma offerto dal fattore di ritaglio li rende un’ottima scelta per i fotografi generalisti che vogliono un po’ di tutto.
Anche per gli Street Photographer, l’APS-C è ottimo. Basti pensare che, la famosa Ricoh GRIII monta un sensore APS-C.
Il Micro 4:3 ha un ritaglio significativo rispetto al full frame, pur fornendo una qualità dell’immagine di livello professionale. I fotografi naturalisti, di strada e i documentaristi possono scegliere perfettamente questo genere di sensore soprattutto per la qualità combinata con le dimensioni dei corpi e degli obiettivi, perfetti per le loro esigenze.
Detto questo, il mio consiglio è, se sei un principiante della fotografia, di iniziare con un sensore di dimensioni ridotte come l’APS-C poi, una volta capite le tue reali esigenze fotografiche, potrai scegliere il sensore più adatto a te.
Man mano che scatterai e migliorerai, vedrai naturalmente se varrà la pena passare ad una dimensione del sensore a pieno formato o meno, ma ovviamente, tutto questo, richiede anche un investimento maggiore in termini di obiettivi, hardware del computer e molto altro.
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