STREET PHOTOGRAPHY: E’ LEGALE FOTOGRAFARE LE PERSONE SCONOSCIUTE?

“Amo le persone che fotografo. Voglio dire, sono miei amici. La maggior parte di loro non li ho mai incontrati, o non li conosco affatto, eppure attraverso le mie immagini vivo con loro”
Bruce Gilden
La Street Photography, o fotografia di strada, è un’arte affascinante che cattura l’essenza della vita quotidiana, le emozioni fugaci e le storie nascoste delle persone che popolano le nostre città. Ma dietro il fascino di questa forma d’arte si cela un dibattito etico che coinvolge il rapporto tra il fotografo e gli sconosciuti che ritrae.
In un mondo in cui la privacy è sempre più preziosa, la domanda sorge spontanea: fino a che punto è lecito fotografare gli sconosciuti senza il loro consenso? Le leggi variano da paese a paese, ma al di là delle disposizioni giuridiche, si pongono interrogativi che riguardano il rispetto per l’individuo, la dignità umana e l’equilibrio tra l’interesse pubblico e il diritto alla privacy.
In questo articolo, esploreremo le sfumature dell’etica della Street Photography nei diversi contesti internazionali, facendo luce sulle leggi esistenti e aprendo una riflessione più ampia sulle responsabilità del fotografo di strada.
Scopriremo le diverse prospettive, dagli approcci discreti che preservano l’anonimato degli individui alle sfide etiche che sorgono quando si fotografano persone vulnerabili, come i senzatetto o i bambini.
Attraverso una lente etica, esamineremo le implicazioni delle nostre azioni come fotografi di strada e come potenziali testimoni della vita urbana. Cercheremo di individuare un equilibrio tra l’entusiasmo artistico di catturare momenti autentici e l’importanza di rispettare i diritti e la dignità delle persone che incontriamo lungo il nostro percorso.
Un viaggio attraverso i confini incerti dell’etica della Street Photography ci aiuterà a comprendere meglio il ruolo e la responsabilità dei fotografi di strada nella società odierna. Invito quindi i lettori ad esplorare questo argomento sfaccettato, pronto a sfidare le nostre convinzioni e a farci riflettere sulla nostra condotta in quanto narratori visivi della vita di strada.
Sei pronto? Si comincia!
SII IL TUO FOTOGRAFO PREFERITO
- Come iniziare a fotografare: la guida pratica per l’avvio
- La mia definizione di Street Photography
- Come iniziare con la Street Photography: la guida definitiva
- I migliori obiettivi per la Street Photography del 2023
- Come diventare un fotografo dirompente
- Cosa sanno i pittori che gli Street Photographer non sanno
- Street Photography: è legale fotografare le persone sconosciute?
- Come superare la paura di fotografare gli estranei
- Come fotografo gli sconosciuti: le tecniche che utilizzo
- Che cosa si intende per previsualizzazione in fotografia
STREET PHOTOGRAPHY: E’ LEGALE FOTOGRAFARE LE PERSONE SCONOSCIUTE?
1) PRIVACY E LEGALITÀ
Per quanto riguarda le leggi sulla privacy, queste variano da paese a paese, quindi è fondamentale condurre una ricerca approfondita se si ha l’intenzione di praticare la Street Photography in un Paese straniero.
Ad esempio, in Francia e in Germania le leggi sono molto severe.
Nel Regno Unito, invece, è completamente legale fotografare persone sconosciute in luoghi pubblici, inclusi i mezzi di trasporto. Tuttavia, è consigliabile evitare di scattare foto ad agenti di polizia, personale di sicurezza, edifici governativi e luoghi di proprietà privata.
In tali circostanze, una guardia di sicurezza potrebbe legittimamente richiederti di spostare l’obiettivo altrove.
L’Institute of Photography, un’istituzione con sede nel Regno Unito, fornisce una panoramica completa dei tuoi diritti come fotografo e afferma che “hai il diritto di fotografare qualsiasi soggetto ti piaccia, a condizione che il soggetto non si trovi in un luogo in cui potrebbe ragionevolmente aspettarsi la privacy”.
Tuttavia, esistono dei modi creativi per rispettare la legge quando si fotografano le persone. Ad esempio, puoi preservare l’anonimato fotografando sagome, ombre o scattando foto da dietro, in modo da non mostrare i volti. È anche possibile tagliare le teste o oscurare i volti delle persone nell’immagine.
È importante ricordare che, anche se ci sono dei modi per preservare l’anonimato delle persone nelle foto, è comunque essenziale rispettare il contesto e le norme culturali del luogo in cui ti trovi. In alcuni paesi, potrebbe essere considerato offensivo fotografare le persone senza il loro consenso, indipendentemente dal modo in cui sono ritratte.
Ricorda che le leggi sulla privacy e sul diritto d’autore possono variare da paese a paese, quindi è fondamentale essere informati sulle specificità legali del luogo in cui si opera. In caso di dubbi, consulta le leggi locali o chiedi consiglio ad un avvocato specializzato nella materia.
Negli Stati Uniti, la fotografia di persone in luoghi pubblici è generalmente consentita senza richiedere il loro consenso, poiché ci si basa sul principio della libertà di espressione e del diritto alla privacy limitato in luoghi aperti. Tuttavia, ci sono alcune considerazioni da tenere presente.
La legge statunitense riconosce il diritto alla privacy e alla propria immagine, ma le restrizioni variano da stato a stato. In generale, è consentito fotografare le persone in spazi pubblici in cui non possono ragionevolmente aspettarsi la privacy, come parchi, strade o piazze.
Tuttavia, alcune restrizioni potrebbero essere applicate in luoghi come strutture governative, proprietà privata o aree in cui sono in vigore divieti specifici. Ad esempio, potrebbero esserci limitazioni sulla fotografia in edifici governativi, strutture militari, aree di sicurezza sensibili o in luoghi che richiedono un permesso speciale per la fotografia.
Inoltre, è importante tenere presente che le leggi possono differire anche a livello locale o municipale. Alcune città o parchi potrebbero avere restrizioni specifiche sulla fotografia, quindi è consigliabile essere consapevoli delle regole locali.
E IN ITALIA?
In Italia, la fotografia di persone sconosciute in luoghi pubblici è generalmente consentita senza richiedere il loro consenso. Il principio fondamentale è che ciò che è visibile pubblicamente può essere fotografato. Tuttavia, è importante rispettare la privacy delle persone e agire in modo etico.
La legge italiana riconosce il diritto alla privacy e alla propria immagine.
Pertanto, la fotografia di persone in situazioni che possono ledere la loro dignità o che possano ledere il loro interesse legittimo alla riservatezza può essere considerata una violazione della privacy. Ciò include, ad esempio, fotografare persone in situazioni intime o imbarazzanti senza il loro consenso.
In generale, è consigliabile seguire alcune linee guida etiche quando si fotografano persone sconosciute in Italia. Evita di fotografare persone senza il loro consenso in situazioni intime, in ospedali, luoghi di culto o durante eventi privati.
Rispetta le richieste di coloro che non desiderano essere fotografati.
2) E SE TENESSI CON ME UNA LIBERATORIA?
I fotografi di strada non sono tenuti ad ottenere liberatorie dalle persone ritratte, indipendentemente da ciò che qualcuno potrebbe dire se ti sorprende a fotografarli.
Le liberatorie diventano necessarie solo se intendi utilizzare le immagini a scopo commerciale, ad esempio per pubblicità. In tal caso, dovresti essere consapevole di questa necessità, o almeno l’agenzia che ti ha assunto dovrebbe averti informato in merito.
Idealmente, è consigliabile mantenere un approccio discreto per poter fotografare come se indossassi un “mantello dell’invisibilità”. Tuttavia, ciò solleva una delle questioni più critiche per i fotografi di strada: quello che io chiamo “l’etica dell’approccio subdolo”.
Sebbene l’approccio subdolo possa sembrare attraente per catturare dei momenti autentici, è importante valutare l’equilibrio tra l’aspetto etico e l’intento artistico. Alcuni potrebbero considerare un approccio subdolo come una violazione della privacy delle persone fotografate.
Pertanto, è fondamentale essere sensibili al contesto e rispettare la dignità delle persone coinvolte nella fotografia di strada.
3) GESTIONE DELLE OBIEZIONI
Ogni tanto potresti essere rimproverato per aver scattato una foto a qualcuno senza il suo permesso. La peggiore avventura che ho vissuto personalmente è stato quando un ragazzo, a Rio de Janeiro, mi ha addirittura minacciato con un coltello.
Tuttavia, puoi sostenere di essere nel pieno rispetto della legge e che l’immagine ti appartiene come fotografo. Potresti persino allontanarti dicendo “no, non ti preoccupare, non ti ho scattato nessuna fotografia” E mi imbatto regolarmente in fotografi di strada sui social media che difendono il fatto di non infastidire gli altri sostenendo di rispettare la legge.
Personalmente, ritengo che la cosa più importante sia disinnescare qualsiasi situazione conflittuale il prima possibile: mantieni la calma, presentati, spiega cosa stai facendo e accetta se la persona che hai fotografato desidera che la foto venga cancellata.
Puoi dirgli qualcosa del genere: “Ciao, sono un fotografo di strada e sto semplicemente scattando delle foto a cose e a persone che trovo interessanti”. Aggiungi un po’ di gentilezza con un complimento come: “Mi ha colpito molto la luce che avevi intorno a te” o “la tua giacca è così bella che non ho potuto resistere”.
A questo punto, non dovresti più essere uno sconosciuto con una macchina fotografica minacciosa, ma se qualcuno non è ancora soddisfatto e vuole che tu cancelli lo scatto, fallo senza esitazione!
Rispettare i desideri di un’altra persona è più importante della semplice questione legale. Pertanto, se qualcuno desidera che cancelli la foto anche dopo aver ascoltato le tue spiegazioni, lo farei.
3) ETICA O NON ETICA, QUESTO È IL PROBLEMA!
La legge attuale è qualcosa che noi, come società, accettiamo di rispettare (per la maggior parte delle volte), ma le tue personali norme etiche influenzano il tuo comportamento.
Alla fine, devi rispondere sempre e solo a te stesso! Siamo tutti molto diversi in questo senso, e l’empatia (o la mancanza di essa) gioca un ruolo fondamentale nella creazione delle nostre personali regole morali.
FOTOGRAFARE LE PERSONE VULNERABILI
La questione dell’etica nella fotografia di persone vulnerabili è complessa e soggetta a dibattito. Non esiste una risposta unica e definitiva, ma ci sono alcune considerazioni da tenere presenti.
Prima di tutto, è sempre importante riconoscere la dignità e il rispetto delle persone che andiamo a fotografare. Le persone vulnerabili, come i senzatetto o coloro che si trovano in situazioni di disagio, meritano di essere trattate con compassione e sensibilità.
Bisogna evitare di sfruttare la loro situazione per ottenere vantaggi personali o sensazionalismo!!!
Alcuni fotografi documentaristi ritengono che fotografare persone vulnerabili possa essere un modo per dare voce alle loro storie, sensibilizzare sulle loro condizioni e promuovere la consapevolezza sociale. In questo caso, è fondamentale lavorare in collaborazione con le persone coinvolte, ascoltare le loro esperienze e rispettare i loro desideri.
Tuttavia, altri fotografi sostengono che fotografare persone vulnerabili possa essere intrusivo e dannoso. La fotografia può rappresentare una violazione della privacy e causare ulteriori sofferenze alle persone coinvolte. In queste situazioni, è importante considerare l’impatto delle nostre azioni e valutare se il fine giustifichi i mezzi.
In definitiva, la decisione di fotografare persone vulnerabili è una scelta personale che richiede una profonda riflessione etica. È essenziale mettersi nei panni delle persone che stiamo ritraendo, considerare il contesto, cercare il consenso e agire con empatia e rispetto.
FOTOGRAFARE I BAMBINI
La fotografia dei bambini è un’altra questione etica complessa nella fotografia. Anche in questo caso, non esiste una risposta universale, ma ci sono alcune considerazioni importanti da tenere in considerazione.
La protezione dei bambini è una priorità assoluta. La loro sicurezza, privacy e benessere devono essere preservati in ogni circostanza. Pertanto, quando si fotografa bambini, è fondamentale rispettare i loro diritti e ottenere il consenso dei genitori o dei tutori legali, specialmente se le foto verranno utilizzate in contesti pubblici o commerciali.
La fotografia di bambini può essere considerata invasiva o potenzialmente dannosa se non viene gestita con cura. È importante evitare di ritrarre i bambini in situazioni imbarazzanti, improprie o che potrebbero mettere a rischio la loro sicurezza o il loro benessere. Dovremmo evitare di sfruttare i bambini per fini personali o commerciali, cercando invece di trattarli con rispetto e dignità.
Nel caso della fotografia di bambini, è fondamentale applicare un approccio etico e sensibile.
Bisogna considerare l’età, la maturità e il consenso del bambino stesso, oltre al consenso dei genitori o dei tutori legali. Dobbiamo anche valutare l’uso delle foto, assicurandoci di proteggere la privacy e la sicurezza dei bambini.
Inoltre, è importante essere consapevoli delle leggi e delle norme locali riguardanti la fotografia dei minori. Alcuni paesi hanno regolamentazioni specifiche per la protezione dei bambini nella fotografia, come l’obbligo di ottenere il consenso o la limitazione della pubblicazione di immagini di minori.
In conclusione, la fotografia dei bambini richiede una considerazione etica e responsabile. Dobbiamo proteggere la sicurezza e il benessere dei bambini, rispettare i loro diritti ed ottenere il consenso appropriato. L’empatia e il rispetto dovrebbero essere sempre alla base delle nostre decisioni fotografiche che coinvolgono i bambini.
4) IL MIO APPROCCIO ETICO
Proprio all’inizio dell’articolo, ho affermato che nessun fotografo di strada che conosco ritiene di compiere un’azione sbagliata. Ho parlato dell’etica personale, che deriva dall’empatia. Personalmente, non sento né credo di fare qualcosa di sbagliato nel fotografare le persone senza il loro permesso, nemmeno quando lo faccio senza che se ne accorgano, poiché faccio del mio meglio per non interrompere il momento, desiderando che le mie fotografie siano autentiche e sincere.
Tuttavia, mi sono interrogato: perché una persona come me, empatica e dotata di un solido senso morale, può ancora ritenere accettabile scattare una foto di qualcun altro senza il suo consenso?
Ho dedicato del tempo a riflettere seriamente su questa questione, desiderando davvero comprendere ciò che accade nel mio subconscio che mi permette di sentirmi completamente a mio agio nel ruolo di un fotografo di strada che cattura immagini spontanee, mentre altri potrebbero considerarlo discutibile.
Ho esaminato la mia morale, analizzando ogni aspetto con attenzione. Mi sono posto numerose domande e ho approfondito la mia riflessione, per essere in grado di trovare una risposta personale.
E alla fine, sono giunto a una conclusione: considero la Street Photography come un’opportunità per catturare momenti autentici e rappresentare la vita di strada nel modo più vero possibile.
Vedo il mio ruolo di fotografo come un testimone discreto, immerso nell’ambiente circostante, in cerca di dettagli, emozioni e storie che meritano di essere raccontate. Tuttavia, comprendo che questa prospettiva può essere oggetto di dibattito e che altri potrebbero avere opinioni diverse sulla questione.
È importante sottolineare che questa riflessione personale è il risultato di una profonda introspezione e di un’apertura al dialogo e alla comprensione delle diverse prospettive.
Sono consapevole che ogni fotografo di strada ha una visione unica e che le opinioni possono variare notevolmente. È solo attraverso la riflessione, il rispetto e la condivisione di esperienze che possiamo approfondire la nostra comprensione di questo affascinante mondo dell’arte urbana e trovare un equilibrio tra la nostra passione creativa e la responsabilità verso gli altri.
E tu? Qual è la tua opinione su questo argomento? Mi piacerebbe molto saperlo. Se hai voglia, lascia un commento con le tue riflessioni.
Io ti saluto e ti auguro tante belle fotografie.
.
.
.
I’M A STREET PHOTOGRAPHER: DIVENTA IL TUO FOTOGRAFO PREFERITO
Le magliette I’M STREET PHOTOGRAPHER sono state create con l’intento di comunicare chi siamo veramente: fotografi dirompenti desiderosi di rompere gli schemi e creare qualcosa di nuovo.
Le nostre magliette sono un modo per esprimere visivamente la nostra passione per la street photography e per trasmettere il messaggio audace che siamo qui per cambiare le regole del gioco. Ogni volta che indosseremo queste magliette, grideremo al mondo la nostra determinazione a cogliere l’energia delle strade, a cogliere i momenti unici e a catturare l’anima delle città.
Ma le magliette I’M STREET PHOTOGRAPHER non sono solo un simbolo di ribellione creativa; sono anche un invito a tutti coloro che condividono la nostra passione ad unirsi a noi nella ricerca di nuove prospettive e nell’esplorazione di mondi nascosti nel caos delle strade.
Indossando queste magliette, ci uniremo in un movimento che promuove l’originalità, l’audacia e l’innovazione nella fotografia di strada. Siamo una comunità di fotografi pronti a rompere le barriere dell’ordinario e a creare immagini che evocano emozioni, ispirano riflessioni e raccontano storie profonde.
Le magliette I’M STREET PHOTOGRAPHER sono un modo per affermare la nostra identità dirompente e per condividere con il mondo la nostra passione per la fotografia. Indossale con orgoglio e unisciti a noi nel creare un movimento dirompente che ridefinisce il modo in cui vediamo e interpretiamo il mondo che ci circonda.
Sii audace. Sii dirompente. Sii uno Street Photographer.
>CLICCA QUI PER VEDERE LO SHOP <
.
.
.
Seguimi sui miei canali social: Facebook, Twitter e Instagram